venerdì 4 febbraio 2011

ANSA - Sparita la mummia di Tutankamon dal Museo del Cairo

Risvegliatosi di soprassalto mentre qualcuno gli stava srotolando le bende, il Faraone Tutankamon si ritrovò nel museo egizio del Cairo, dentro una teca di vetro infranta. Resosi conto che il suo sonno era durato all’incirca 4000 anni, decise di andarsene un po’ in giro per vedere cosa era cambiato dopo così tanto tempo nel suo bel paese d’Egitto.
Uscito per le vie del Cairo, notò che la situazione non era molto diversa dall’ultima volta che c'era stato, nonostante avesse dormito per tutto questo tempo.
Per strada, c’era sempre la solita gente affamata che si lamentava perchè era aumentato il prezzo del pane. Molti di loro erano feriti e bendati a causa degli scontri e forse anche per questo nessuno notò più di tanto un tizio ricoperto di bende dalla testa ai piedi, come una mummia. Semplicemente, pensarono che fosse stato menato più degli altri.
Alcuni urlavano a gran voce il nome del Faraone del momento, che regnava ormai da circa trentanni! Era uno dei regni più longevi d’Egitto, pensò Tutankamon, che era felice di notare come dopo quasi 4000 anni, il sistema di governo fosse ancora lo stesso.

A forza di camminare, arrivò nel luogo che cercava.
Erano ancora lì dopo tutto questo tempo…
Le Piramidi. Che spettacolo! Esattamente uguali a quando le aveva viste l’ultima volta. Si sentiva proprio a casa.
Chiese ad un uomo che urlava in mezzo alla strada cosa andava cercando. Lui, sempre urlando, rispose che cercava più libertà per il popolo.
Si rese conto che stava parlando con uno schiavo, e quindi proseguì. Non era il caso che un semidio parlasse con un semiuomo. Annotò con soddisfazione, tuttavia, che anche gli schiavi erano rimasti uguali in tutto questo tempo.
Fermò quindi un tizio che sembrava un soldato sopra un grande carro in metallo, senza cavalli, e si presentò:
- Salve, sono il Faraone Tutankamon.
Il soldato vide la testa completamente fasciata ed ebbe un fremito di compassione per il poveruomo.
- Bene, bene – rispose il soldato – un nuovo Faraone è proprio quello che tutti stanno aspettando. Perché non va da quella parte, c’è il palazzo del Governo, il suo posto è lì, assieme agli altri matti.
Tutankamon arrivò al palazzo per parlare col neo Faraone.
Questi lo ricevette con tutti gli onori. Forse perché era l’unico in quei giorni che non lo cercasse per defenestrarlo. E fu così che, vista l’occasione, decise di chiedere consiglio al vecchio Faraone.
- Grande Tutankamon, le piace il mio nuovo Egitto, moderno, ricco e popoloso?
Tutankamon lo guardò e rispose:
- Si mi piace molto. E’ esattamente come lo avevo lasciato 4000 anni fa. Il popolo sempre a lamentarsi, gli schiavi che vogliono la libertà, e i soldati vigili per le strade. Ma la cosa più importante è che le Piramidi siano ancora al loro posto. A memoria per le generazioni future.
Il nuovo Faraone lo guardò basito. Non sembrava molto contento della risposta.
Nel frattempo Tutankamon lo precedette con una domanda.
- E lei Faraone, dove ha costruito la sua Piramide?
Il nuovo Faraone rimase un attimo in silenzio. Poi confessò che non l’aveva ancora costruita.
- Come?! In trent’anni non ha neanche cominciato la sua piramide? Con tutti quegli schiavi per strada a fare niente, avrebbe potuto costruire la piramide più grande d’Egitto !
- Ma veramente – fa l’altro – io non credo alla reincarnazione.
- Che c’entra? Nessuno fra cinquant’anni si ricorderà più di lei senza una piramide col suo nome. Che peccato, un regno così lungo sprecato per sempre.
Nel mentre Tutankamon si alzava, una guardia entrò nella stanza ed urlò che i dimostranti erano penetrati nel palazzo, e bisognava scappare.
- Mi chiami subito un architetto, - urlò il Faraone – e che sia il migliore…meglio se italiano!
La guardia rispose :
- E per cosa ?! Stanno arrivando!
- Bisogna costruire una Piramide, deve essere la più grande di tutte…la Piramide..più grande d’Egitto…a memoria per le generazioni…future…
La guardia arretrò, vedendolo in stato confusionale e scomparve lasciando il Faraone al suo destino, mentre i dimostranti salivano le scale.
Nel frattempo, Tutankamon tornò alle sue Piramidi, in cerca del passaggio segreto per la camera tombale. Decise che non c’era nessuna novità rilevante da osservare in quest’epoca, e quindi pensò di rimettersi a dormire per altri tre o quattromila anni, in attesa di vedere se qualcosa sarebbe cambiato, nel frattempo, in Egitto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caruccio davvero, e bravo Beppino!